Ermete Realacci

presidente Fondazione Symbola e presidente comitato scientifico del Festival

È nato a Sora (FR) il primo maggio 1955 e vive a Roma. Ha guidato fin dai primi anni Legambiente, di cui è tuttora presidente onorario. È stato tra i fondatori del Kyoto Club. Ha promosso e presiede Symbola, la Fondazione per le qualità italiane. Molte le battaglie e le iniziative portate avanti in difesa dell’ambiente e per un’idea di Italia intesa come intreccio inimitabile di storia, natura, cultura, creatività e innovazione: punto di forza delle risorse italiane più preziose – il paesaggio, i beni culturali, il turismo di qualità, il Made in Italy. L’economia circolare, la sostenibilità, la green economy e la coesione sociale sono da sempre temi che hanno ispirato la sua azione culturale e politica. È stato eletto per la prima volta nel 2001 nelle liste del PD nel collegio toscano di Pisa. Nella passata Legislatura è stato Presidente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera. Sue le norme in vigore per la tutela e la valorizzazione dei piccoli comuni, contro gli ecoreati e il divieto delle microplastiche nei cosmetici. Ha scritto, tra l’altro, insieme ad Antonio Cianciullo il libro Soft Economy (BUR; 2005) e, nel 2012, Green Italy, Perché ce la possiamo fare (Chiarelettere) e Scelte Necessarie (Imprimatur) con Mons. Michele Pennisi sulla Laudato Sì di Papa Francesco. Nel 2019 è tra i promotori del Manifesto di Assisi per un’economia a misura d’uomo contro la crisi climatica.

È nato a Sora (FR) il primo maggio 1955 e vive a Roma. Ha guidato fin dai primi anni Legambiente, di cui è tuttora presidente onorario. È stato tra i fondatori del Kyoto Club. Ha promosso e presiede Symbola, la Fondazione per le qualità italiane. Molte le battaglie e le iniziative portate avanti in difesa dell'ambiente e per un’idea di Italia intesa come intreccio inimitabile di storia, natura, cultura, creatività e innovazione: punto di forza delle risorse italiane più preziose - il paesaggio, i beni culturali, il turismo di qualità, il Made in Italy. L’economia circolare, la sostenibilità, la green economy e la coesione sociale sono da sempre temi che hanno ispirato la sua azione culturale e politica. È stato eletto per la prima volta nel 2001 nelle liste del PD nel collegio toscano di Pisa. Nella passata Legislatura è stato Presidente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera. Sue le norme in vigore per la tutela e la valorizzazione dei piccoli comuni, contro gli ecoreati e il divieto delle microplastiche nei cosmetici. Ha scritto, tra l’altro, insieme ad Antonio Cianciullo il libro Soft Economy (BUR; 2005) e, nel 2012, Green Italy, Perché ce la possiamo fare (Chiarelettere) e Scelte Necessarie (Imprimatur) con Mons. Michele Pennisi sulla Laudato Sì di Papa Francesco. Nel 2019 è tra i promotori del Manifesto di Assisi per un’economia a misura d’uomo contro la crisi climatica.