Quello del direttore Filosofia è già un ruolo di per sé significativo: nella notissima azienda americana di abbigliamento da montagna, pioniera nell’ambito della sostenibilità, Patagonia, lo riveste Vincent Stanley. Ospite dell’evento di chiusura della Green Week, che ha animato Parma da venerdì a domenica 7 maggio, in dialogo con Maria Paola Chiesi, ha parlato dell’essere green come di “qualcosa che si fa per essere migliori e contribuire a restituire alla Terra quello che ci offre. La cosa bella è che, alla fine, diventa un elemento di competitività che fa avere anche successo”. Poi, l’importanza del creare una comunità attorno al tema: “Bisogna coinvolgere la propria filiera e i propri consumatori nel percorso. Si deve creare una comunità di persone che credono negli stessi valori, così che si possano diffondere”.
In mattinata, invece, un dialogo sul mercato immobiliare, che ha bisogno di ritrovare il suo equilibrio. Per Carlo Cerami, presidente di Redo, “ci vogliono dei soggetti pubblici, vuoi la Bei, vuoi Cdp, che investano sul social housing, che abbiano in tasca miliardi e possano finanziare quell’abbattimento del prezzo finale del prodotto che aiuta subito a rimettere ordine. D’altronde non si possono aspettare anni: gli studenti e chi è all’inizio della propria attività lavorativa ha bisogno di una casa adesso, non fra 10 anni”. Lo ha detto intervenendo in uno dei panel conclusivi della Green Week, il Festival della Green Economy che ha radunato a Parma, da venerdì a domenica 7 maggio, centinaia di imprenditori ed esperti di sostenibilità, nel quale ha discusso con Gabriele Buia, presidente Unione Parmense degli Industriali, presidente Buia Nereo ed Enrico Frigerio, architetto Frigerio Design Group e progettista CA Green Life HQ. “Per cominciare a ridurre i prezzi e tornare ad essere alla portata di tutti serve puntare sul social housing, ma questa edilizia abitativa a basso costo deve crescere in misura esponenziale, poco non basta più”, ha sottolineato Cerami ricordando che Redo solo a Milano ha creato 4000 appartamenti a prezzi calmierati. Fondamentale in questo senso il ruolo delle politiche locali, che agiscono laddove non arrivano quelle internazionali: “È cosa buona che, come a Milano, il Comune con le norme urbanistiche imponga di dedicare il 40% della produzione edilizia a produzione di alloggi a basso costo con prezzi convenzionati”.