Il Presidente della Regione Emilia Romagna Michele De Pascale ha aperto i lavori della sessione conclusiva, chiusa da Filiberto Zovico, amministratore unico di Post Editori, fondatore di ItalyPost e direttore del festival. Parma ha ospitato dal 28 al 30 marzo 2025 il Green Economy Festival, un evento dedicato all’esplorazione delle sfide e delle opportunità legate alla transizione verso un’economia più green e sostenibile. L’iniziativa, nata da un progetto di Nord Est Multimedia e curata da Post Eventi del gruppo editoriale ItalyPost, ha visto la partecipazione di esperti, aziende e rappresentanti delle istituzioni, che si sono confrontati su temi cruciali come la sostenibilità ambientale, la coesione sociale e l’innovazione tecnologica. L’evento di chiusura, tenutosi ieri nella tensostruttura appositamente allestita in Piazza Garibaldi, ha rappresentato il momento clou del festival. Moderato da Ilaria Vesentini, giornalista dei quotidiani Gruppo ItalyPost e Il Sole 24 Ore, l’incontro ha visto un dialogo stimolante tra figure di spicco del panorama economico e istituzionale. Dopo un breve saluto del Sindaco di Parma Michele Guerra, il presidente della Regione Emilia-Romagna Michele De Pascale ha aperto i lavori della mattinata con un’intervista incentrata sulle sfide che attendono imprese, infrastrutture e territori emiliano-romagnoli, ma con un occhio sempre puntato ad una visione nazionale di certe criticità che il Paese si trova ad affrontare nel perseguimento di uno sviluppo sostenibile.
Angelo Guidi, di Iren ha successivamente offerto una panoramica sulle iniziative promosse dal gruppo in ambito territoriale, mentre Franco Mosconi, presidente di Fiere di Parma, ha tenuto una lectio magistralis di economia e politica industriale, sottolineando l’importanza della sostenibilità per il futuro anche nel settore fieristico. La tavola rotonda dedicata all’alleanza tra impresa e comunità ha visto protagonisti Valeria Brambilla (Amministratore Delegato Deloitte & Touche), Francesco Mutti (Amministratore Delegato Mutti) e Andrea Pontremoli (Presidente Motor Valley Development e Amministratore Delegato Dallara). Gli interventi – tutti molto autorevoli – si sono concentrati sull’importanza di integrare la sostenibilità ambientale con la sostenibilità sociale, creando valore condiviso per tutti gli stakeholder.
Particolarmente apprezzato è stato il contributo di Andrea Pontremoli. Ispirato dal suo primo mentore – il nonno paterno Giovanni – Pontremoli ha dimostrato di possedere una vision allargata e lungimirante delle sfide legate alla crescita aziendale in un contesto di transizione tecnologica ed ecologica. L’AD di Dallara – azienda situata a Varano Melegari, nelle prime montagne della Provincia di Parma – ha presentato un modello multifattoriale antropocentrico, che parte quindi dall’uomo e comprende a più livelli il contesto sociale e territoriale in cui vive. Un modello che partendo da presente e da quello che si ha e si sa fare, viene proiettato verso il futuro: un paradigma che si può definire “olistico” – termine mutuato da discipline che sembrano molto lontane dalle dinamiche aziendali – che comprende benessere individuale e collettivo, fatto di innovazione, crescita e prosperità, declinato nelle diverse aree che comprendono, ma non si esauriscono in quelle aziendali, ma fungendo da centro di attrazione nei confronti delle nuove generazioni italiane e straniere come sta facendo da anni la Dallara. Inoltre, ha sottolineato la differenza tra fare impresa e considerare l’azienda come società, e posto l’accento sulla sostenibilità non vista come un vincolo, ma al contrario un’opportunità per innovare e creare valore a lungo termine. Filiberto Zovico, direttore del Green Economy Festival, ha infine concluso i lavori dell’evento e dell’intero festival ribadendo l’importanza di un approccio integrato alla sostenibilità, che tenga conto delle dimensioni ambientale, sociale ed economica. Il festival più green d’Italia si conferma quindi come un importante punto di riferimento per il dibattito e la promozione di modelli di sviluppo più responsabili, ecocompatibili e inclusivi.